INDICE

Avanti >>

.

Braida di Vaglio

Sul terrazzo di Braida di Vaglio, recenti indagini hanno portato alla luce nove tombe, di fine VI-metà V secolo a. C., ricoperte da un tumulo di pietre. Il corpo del defunto era collocato in una cassa di legno, all'interno di una grande fossa. Per ricchezza e complessità dei corredi sono da riferire a quei basileis (re), di cui parlano le fonti antiche, e documentano, in forme significative, l'ideologia funeraria e, più ín generale, le espressioni del potere che connotano le aristocrazie nord-lucane dei Peuketiontes. Due sono gli elementi di maggior rilievo: l'ostentazione della ricchezza e l'adozione di modelli di comportamento derivati da quelli delle aristocrazie greche. Sia nelle sepolture maschili che in quelle femminili sono stati rinvenuti servizi di vasi in bronzo di produzione greca ed etrusco-campana, associati allo strumentario da banchetto e a ceramiche da mensa d'importazione greca. Gli uomini, sepolti a Braida di Vaglio, si qualificano come guerrieri, con armi e armature proprie degli opliti greci: spade, scudi decorati a sbalzo, elmi di tipo corinzio, spallacci e gambali. Nelle stesse sepolture, la presenza di pettorali e maschere equini qualifica questi aristocratici come combattenti a cavallo, alla stregua degli -eroi- raffigurati sulle lastre della residenza aristocratica rinvenuta nella stessa località. Le donne vengono sepolte con quegli stessi ornamenti che hanno indossato nelle cerimonie più importanti e in particolare nel giorno del matrimonio. I gioielli più preziosi di Vaglio in oro, argento e ambra sono presenti nella sepoltura di una bambina di sei o sette anni. La -principessa- bambina di Vaglio, mentre intraprende il lungo viaggio nell'oltretomba, porta con sé i preziosi ornamenti che avrebbe dovuto indossare al momento del matrimonio e che la compensano in parte del destino incompiuto.

Autore: Cartello affisso nel paese

 

[ Home ]  [Scrivici]